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La Ribollita
La
ribollita è uno dei piatti che per un toscano fanno parte dei
sapori e degli odori di casa, quelli che ti porti dentro per tutta la
vita, con il ricordo delle persone che in qualche modo li hanno
condivisi con te.
Era un piatto che non mancava mai nella
settimana delle famiglie dei lavoratori, perché era sano e
contenuto nel costo, inoltre permetteva di finire tutti gli avanzi di
pane, riempiva molto e portava festa con la sua sinfonia di colori e
odori.
Così le massaie ne preparavano quantità
abbondanti perché, se il primo giorno era buona, il secondo,
riscaldata piano con un filo d'olio, diventava una squisitezza.
Il nonno che non si era mai piegato a sedersi a tavola come i signori, se la mangiava sulla seggiola bassa, vicino al camino, in canto di foco come diceva lui, utilizzando a mo' di cucchiaio i circoli di una cipolla tagliata a metà e certo anche lui, nel mangiarla, ricordava i suoi tempi...
INGREDIENTI
500
g. di pane toscano raffermo
500 g. di fagioli cannellini
1
mazzetto piccolo di foglie di cavolo nero
1/4 di cavolo verza
1
mazzetto di bietola
1 porro
1 cipolla rossa
2 patate
2
carote
2 zucchine
1 gambo di
sedano
salvia
rosmarino
aglio
timo
passata di
pomodoro
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
Mettere
a bagno i fagioli per circa 12 ore e lessarli in abbondante acqua con
un rametto di rosmarino, due o tre foglie di salvia e uno spicco di
aglio. Alla loro cottura, tenerne da parte una metà e passare
gli altri al setaccio.
In un'altra pentola fare rosolare un
battuto di cipolla, sedano e carote nell'olio di oliva assieme a una
fetta di cotenna di prosciutto toscano. Aggiungere il cavolo nero e
via via tutte le altre verdure tagliate grossolanamente a pezzetti di
due cm, facendole stufare piano piano. Alla fine, aggiungere il
passato di pomodoro e il timo e tirare a cottura col brodo di
fagioli, badando che il brodo risulti sempre abbondante.
Regolare
di sale e pepe e fare cuocere a fuoco basso. Aggiungere i fagioli
tenuti da parte e togliere dal fuoco.
A questo punto tagliare il
pane a fettine sottili e in una ciotola capiente alternare pane e
mestolate di brodo e verdure. Finire gli strati con la verdura.
Lasciare che il tutto risulti brodoso.
Lasciare riposare e servire
con un filo d'olio extra vergine d'oliva rigorosamente toscano.
A
questo punto avrete ottenuto una quell'ottima zuppa detta di pane o
di cavolo.
Per fare la ribollita bisogna aspettare il giorno dopo.
Allora si prende un tegame capiente, meglio se di coccio, e con
un filo d'olio si fa ribollire la zuppa, mescolando
delicatamente.
vino: un chianti classico o un rosso dei Palistorti di Valgiano.
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