Facciamo
una farsa, unopera minore che parla di un medico ma
soprattutto di un ciarlatano, ed io non riesco a capire come uno
abbia potuto vederci dei riferimenti con la realtà
contemporanea del nostro Paese. Ci sono delle telecamere in sala,
ma non preoccupatevi, non è la Rai né Mediaset, è
una roba che ci facciamo noi, casomai tra ventanni
cambiasse tutto e qualcuno lo volesse vedere. Ora, prima di
iniziare la visita vera e propria, è mia abitudine fare ai
pazienti in laboratorio un discorso di politica sanitaria.
Questo
discorso mi è stato ispirato dal mio modello, un uomo che
ha un Paese in mente e che parla a braccio leggendo. Io sono
uno di voi, uno che stava lì dove state voi ed ora sta qua
dove voi non starete mai. Ho bevuto un calice amarissimo, mi sono
fatto ungere da un signore ed ho risposto a questa specie di
chiamata alle armi. Io credo soprattutto nella libertà, in
tutte le sue forme, perché anche togliere la libertà
è una forma di libertà. Ma credo soprattutto nei
valori universali, nel rispetto per i bambini, gli anziani, gli
emarginati, i poveri. Già noi ricchi facciamo fatica a
passare per la cruna dellago senza che si sdrucisca il
cappotto di cammello e allora come può un povero vedere la
pagliuzza nellocchio altrui? Sei povero, sai già
che sarai lultimo allora fai la fila, paga il ticket e non
rompere i coglioni. Perché tutto funzioni dovete ammalarvi
e pagare. Non vi chiedo tanto. Tutti dobbiamo pagare, anche io
allinizio ho dovuto pagare. Chi, non vengo certo a dirlo a
voi. Anche io quando ero piccolo ho avuto una brutta malattia.
Ero dislessico, avevo dei problemi con i pronomi personali. Il
primo mi veniva bene, mio, è mio, è mio, provate a
dirlo anche voi, come è bello. Il secondo, invece, tz,
tz...uo. Nostro riesco a dirlo perché è anche mio.
Quindi chiuderò con le parole magiche, pane, lavoro e
gnocca per tutti. Ed ora iniziamo le visite. Chiamerò il
mio assistente: Previto! Entri Previto. Non è satira
politica, è una maschera del Cinquecento che discende da
Truffaldino.
(Primo
paziente). Vediamo le braccia... hai dei puntini rossi. Lo sai
che cosa è? È la scàiola o scaiòla,
che inizia con dei puntini rossi, poi diventano dei bozzi, delle
tumefazioni, dei lividi come se ti avessero smanganellato. Vieni
da Bari? È strano, questa malattia di solito si prende
sulla costa ligure, a Genova.
(Secondo
paziente). Cè una compressione sulla scissura di
Silvio. Se cè un medico in sala, sa che il cervello
è fatto di fessure e quella nel mezzo si chiama scissura
di Silvio o silviana. Già dai tempi di Ippocrate si sapeva
che poteva essere del conflitto dinteressi nel cervello di
una sola persona. Ma la cosa che più aggrava questo
ragazzo è che cè una ulteriore compressione
sullanfratto di Buttiglione, che sapete tutti è lo
spazio vuoto che tutti abbiamo nel cervello.
(Terzo
paziente). In che senso vuoi diventare come me? Come medico
ciarlatano? Allora ti farò un corso e diventerai mio
allievo. Come prima lezione, devi mangiare davanti a duemila
persone che non hanno da mangiare con strafottenza, arroganza ed
un pizzico di superbia. Ma il prossimo spettacolo, lo giuro,
mille pizze per tutti. In questo Paese non cè niente
di più facile che promettere.
(Quarto
paziente, il signor Orgone, finanziatore del dottor Sganarelli
per 60mila euris, con la figlia Lucinda). Meglio che sua figlia
stia male, questa è una ditta privata di cui lei è
anche socio: lei ci perde come padre, ma ci guadagna come socio,
è il libero mercato. (La ragazza ha una crisi
isterica). Cè un medico in sala? No? Allora meglio
così, avremmo potuto avere pareri discordi e le
discussioni non fanno che nuocere allarte medica: si perde
di credibilità. Bisogna difendere con i denti la
considerazione che i pazienti, con le loro debolezze, ci
attribuiscono. Bisogna prendersi tutti i meriti delle loro
guarigioni e addossare alla Natura tutti gli errori che
commettiamo . (Un aiutante di colore, innamorato di Lucinda,
canta e balla per cercare di risvegliarla) Ma è un ballo
cosacco! Sembrava un negro e invece è russo. Certo che in
questo momento storico un russo negro comunista non è che
sia il massimo della vita. Inoltre suo papà è ebreo
e sua mamma palestinese: non trova una casa in affitto, neanche
sulla striscia di Gaza dell'Argentario.
(Allallievo)
Altra lezione, ti farò vedere come un vero ciarlatano
trasforma un suo creditore in un suo debitore. La debolezza degli
uomini sta nella paura della morte, nellattaccamento che
essi hanno per la vita. E noi, con le nostre chiacchiere pompose,
siamo quelli che più di tutti possono approfittarne.
(Visita
e parla con Orgone) Che mano fredda! Io sto benissimo. Io
non ho detto che sta male, ho solo detto che ha la mano fredda.
Suo padre come sta? Mio padre è morto. Suo nonno?
È morto. Il suo bisnonno? È morto anche
lui, purtroppo. Il trisavolo? Idem. Lo sa che c'è
una strana coincidenza genetica in tutto questo? Quando alza la
testa per guardare in alto, non le viene un forte dolore
allalluce? (gli fa alzare la testa e gli schiaccia un
piede)... seguito da uno stato allucinogeno che le fa vedere dei
puntini bianchi? (gli butta dei coriandoli davanti agli occhi).
Aiuto, dottore ho paura di non stare molto bene. Io
lavevo capito, commendatore, ma non si preoccupi, ho la
cura che fa per lei.
(Allallievo)
Altra lezione importante: devi imparare a dare batoste, dando
limpressione di regalare fiori. Noi adesso gli faremo una
cosa terribile, ma perché lui non se ne accorga,
labbelliremo. Sai come fanno i politici, no? Vi aumenteremo
le tasse, vi diminuiremo lo stipendio... Io non ci avevo mai
pensato a diventare medico, non ho mai preteso di essere
istruito. Ho studiato da perito chimico e i miei studi si sono
fermati lì. Ma quando ho capito che per essere qualcuno o
qualcosa in Italia, che so, avvocato, architetto, imprenditore,
presidente, bastava dire: è miiiooo... e ti credevano e
facevi strada, mi son convinto e ho scelto di diventare medico.
Non ho fatto in tempo a dirlo che subito, tutti, mi hanno creduto
un esperto.
(Allallievo)
Hai capito mio caro? Ma tu sei ancora a metà del corso, ci
sono ancora diverse cose da imparare prima che tu possa essere un
vero ciarlatano. Stare sotto i riflettori non è semplice.
Guadagnarsi la simpatia del pubblico, non è una cosa che
riesce sempre. Farla franca: questa è unaltra cosa
da imparare. Ma questa è la lezione più semplice,
perché nel nostro Paese non ti arresteranno mai. Questo
è un Paese strano, un paese di creduloni, di gente che
crede ancora ai miracoli. È un paese dove la gente, per
andare a Chi l'ha visto? in televisione, abbandona il bambino in
autostrada. È un Paese dove ci si inventa un milione di
posti di lavoro, licenziando un milione di vecchi lavoratori. Un,
dos, tres... come il gioco delle tre carte. È Paese in
cui, se scippi una pensionata sei un criminale, ma se ne scippi
un milione sei un economista.
(Parla
con Orgone) Ma devo essere operato? Io non parlerei proprio
di operazione, userei lespressione intervento di salute
infinita. Ma non c'è un altro modo? Sì, cè
l'eutanasia. Ma non è vietata? Ci sono delle
eccezioni per i periti informatici che indagano sul terrorismo.
Oppure possiamo far passare la sua morte per un suicidio, come e
quando le pare. E non abbiamo più quei vecchi metodi, sa,
quando si volava dal quarto piano della questura? Ora siamo molto
più raffinati. Ad ogni modo, il costo dell'operazione è
di 80mila euris. Gliene dovevo 60mila vero? Ora è lei che
ne deve a me 20mila. Così va il mondo.
(Allallievo)
Hai terminato il corso e sei diventato ciarlatano. Adesso tu sei
ufficialmente il dottor Sganarelli, chiunque ti chiedesse, tu
rispondi: io sono il dottor Sganarelli. (Entrano due carabinieri
ed arrestano lallievo, supposto dottor Sganarelli).
Mi
spiace per il mio allievo. Gli avevo dato le regole per non farsi
arrestare, ma non gli ho detto lultima: per non essere
arrestati, bisogna far arrestare qualcun altro al posto tuo, un
amico, un parente, il fratello. Del resto questo è un
Paese dove si impara insegnando, dove si guarisce guarendo, dove
si diventa onesti... rubando, dite voi? No, facendo le
leggi. Moliere diceva: «Lipocrisia è un
vizio di moda e quando un vizio diventa moda, non è più
un vizio ma una virtù. La professione dellipocrita
ha su tutte la altre un vantaggio inestimabile, è un arte
in cui la falsità viene comunque rispettata. Anche se
limpostura è palese, non si osa mai dire nulla
contro lipocrisia che gode di una beata, assoluta
impunibilità». E allora è sotto questo tetto
che andrò a redimermi. E se poi verrò smascherato,
assisterò senza muovere un dito alla difesa dei miei
interessi da parte di quelli del mio gruppo. E quando la partita
sarà chiusa, se mai dovesse venire qualcuno a dirmi: ehi
ninni, non è tuo! Io gli dirò: non è tuo, è
mio, è tutto mioooo!
Paolo
Rossi L'UNITA' 16/01/2004
(Questi sono ampi
stralci di «Questa sera si recita Molière», lo
spettacolo in cui Paolo Rossi interpreta il dottor Sganarelli, un
medico ciarlatano che vende pozioni miracolose nella suo
ambulatorio privato. Dopo la prima parte, trasmessa sabato 8
gennaio a mezzanotte e 50, ieri notte la seconda parte non è
andata in onda. Raidue ha censurato lopera, liberamente
tratta da farse minori del commediografo, ufficialmente perché
conteneva «parolacce». Ma di parolacce lintero
spettacolo ne contiene ben poche.)
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