Risulta evidente che i
pittori che seguono il nuovo movimento sono molto legati alla
fotografia. Ma quali legami possono avere con essa artisti così
imprecisi e poco curanti del vero? Verrebbe da chiedersi se non è
perché non sono in grado di produrre dei ritratti
verosimili. Come sappiamo, la fotografia ha messo in crisi il
mondo artistico di questo secolo. Già all'inizio, la sua
invenzione sembrava dovesse fare concorrenza sleale ai dipinti e
ai ritratti che, fino ad allora, erano il solo modo di
rappresentare una persona, un paesaggio o qualsiasi altra cosa,
il più vicino possibile alla realtà. E molti
ritrattisti e paesaggisti sono stati messi fuori gioco dal mezzo
meccanico, il quale produce risultati impeccabili a prezzi
contenuti e in tempi più brevi rispetto a quelli della
pittura. Ai ritratti dipinti, infatti, si preferiscono sempre
più quelli fotografici, sia per la novità
dell'esperienza, sia per il maggior realismo dei risultati.
Inoltre il costo contenuto permette a tutti di avere il ricordo
di un evento. Oggi gli artisti che si illudono di essere
innovativi credono di essere riusciti a cogliere la
straordinarietà dell'invenzione fotografica. Alcuni
hanno iniziato a servirsene in accordo con la propria
pittura. Fotografi come Felix Nadar che, ricordiamo, nasce
come caricaturista, si sono oggi specializzati nella
ritrattistica, arrivando a sviluppare abilità compositive
del tutto analoghe a quelle di un ottimo pittore. Nel mondo
contemporaneo c'è chi afferma che pittura e
fotografia si sono ritagliate i rispettivi spazi d'azione.
I pittori
impressionisti tentano di motivare le loro discutibili scelte
pittoriche, affermando che, grazie alla fotografia, la pittura
può cessare di essere documentaria e i pittori possono
concentrarsi maggiormente sull'analisi psicologica dei personaggi
e sulle emozioni che l'artista desidera trasmetterci. La
fotografia, dal canto suo, deriva dalla pittura molte delle
principali regole di composizione e di inquadratura, ponendo una
grande attenzione anche allo studio e al bilanciamento delle luci
e delle ombre. Noi vediamo che molti pittori impressionisti si
servono dell'inquadratura tipica della fotografia e sappiamo che
dipingono prendendo spunto da un'immagine fotografica scattata da
loro stessi o da altri come modello per i loro quadri. Inoltre,
per il loro stile poco curante dei dettagli e attento più
al colore e alla luce, essi non si trovano mai in contrasto con i
fotografi, anzi scambiano con loro informazioni tecniche, si
consigliano e sono profondamente legati dal punto di vista del
lavoro. Sarà davvero una scelta stilistica o crederanno
davvero che due mezze arti possono fare un'arte intera? Questa
è un'alleanza tra squilibrati, ma noi crediamo che,
mentre la fotografia forse durerà anche in eterno,
degli impressionisti sarà difficile sentirne parlare tra
qualche anno, viste le loro scarse capacità.
Marta Bortolotto e Davide
Bordignon
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