Mare
Un
timore e il richiamo agave meravigliose protese sulla
pazienza degli scogli per il gioco infinito del mare io
sono le vele... sempre qualcosa segna l'orizzonte e
oltre? Il rumore della risacca mi trascina eppure non è
il maelstrom a ingorgarmi l'anima in questa solitaria sera
d'aprile. Dischiuderò le tue foglie ecco catturerò
gli abissi per disperderli, il fiore svetterà nel
cielo e tu e tu mi avrai? Laggiù, più in
basso dove rompono le onde sulla terra il confine del
mondo, come radici come aggrappati a questa roccia scura non
possiamo sapere d'essere soltanto. Goccia a goccia ci
incontreremo e ancora e ancora fino alla vastità del
mare.
Pino Sansò
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