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Charlotte Rampling: Io nelle vostre fantasie |
Charlotte
Rampling è stata in questi giorni a Roma, ospite della
Casa del Cinema dove le sono stati consegnati il Premio Anna
Magnani dell'ItaliaFilmFest, per la sua interpretazione ne Le
chiavi di casa di Gianni Amelio e il riconoscimento alla
carriera Taormina Arte Award for Cinematic Excellence. A renderle
omaggio tanto cinema italiano, da Laura Morante a Citto Maselli.
Ma soprattutto tre registi per lei importanti, che le hanno
consegnato i due riconoscimenti. Gianfranco Mingozzi, che l'ha
diretta giovanissima nel suo esordio in Italia Sequestro di
persona, Liliana Cavani, che le regalò il successo di
critica e di pubblico con Il portiere di notte e Giuliano
Montaldo, suo regista in Giordano Bruno. Ed è
proprio quest'ultimo, con classe e humor, a commuoverla. Fingendo
di voler tener per sé il preziosissimo orologio Harry
Winston, premio alla carriera, sorride e dichiara: A lei
non serve. Per lei il tempo si è fermato. Poi
chiude, dichiarandole il suo affetto e affermando che sono
stato fortunato. Con noi c'era anche Gian Maria Volontè.
Quel set lo ricorderò per sempre. Ero incantato da loro.
E' quella incredibile situazione in cui un regista è
testimone di un evento. Innamorato, come tutti. Devo
dire che in ogni momento della mia vita ho cercato di
interpretare ruoli di donna che esprimessero la mia femminilità
e il concetto della condizione femminile che avevo in quel
momento. Non sono particolarmente affezionata a un ruolo, da
Il portiere di notte a Vers le Sud, il mio ultimo
film, in cui sono una donna che insieme a delle amiche, fa del
turismo sessuale. Qualcosa che non capisco e non approvo. Proprio
come gli uomini anziani che seducono ragazze con denaro e potere.
Ho
partecipato alla prima Notte Bianca a Parigi. Trovo che sia un
evento molto forte, eccitante, anche se un po' rischioso. Ma
incontrare tante persone e star fuori tutta la notte in città
così belle rimane un'esperienza unica. A Parigi andai in
giro in bicicletta. Qui mi sono fatta accompagnare dal mio amico
Laudadio in motorino attraverso il Centro Storico. Per quanto
riguarda il premio, non posso dire altro se non che Anna Magnani
è unica. Non potrei neanche immaginare di essere come lei.
E pur essendo un modello, il suo più grande insegnamento è
proprio non ricalcare, non copiare mai un'attrice, ma sforzarsi
di essere sempre uniche. Mi rende orgogliosa questo premio. E
cercherò più di tutto di essere l'Anna Magnani
anglosassone. E'
come per un musicista. Spesso suona con orchestre diverse. E con
vari direttori d'orchestra. I paesi in cui ho girato presentano
culture diverse e diverse emotività da sollecitare. Rimane
il fatto però che la musica ha un carattere universale ed
è il direttore d'orchestra che deve trovare dentro se
stesso la sensibilità necessaria per dare quel qualcosa in
più e far sì che tutti gli strumenti suonino
all'unisono e creare la magia della musica. Se dovessi scegliere
un solo "direttore d'orchestra", davvero non saprei
come fare. Sarebbe come scegliere un figlio, e io ne ho tre.
Posso dire però che mai mi sono sentita tanto amata e
apprezzata come in Italia. E desidererei lavorarci ancora. Magari
con Bernardo Bertolucci e Mario Monicelli. Abbiamo appena concluso Basic Instinct 2, dove interpreto una psicanalista. Un film particolare e divertente, in cui per la prima volta nella mia vita non giro scene di sesso, al contrario di Sharon. Poi ci sarà Remake, di Antoine Le Cauns, finalmente una commedia. Ci sarà anche Rocheford ed è un progetto a cui tengo molto. Ciò non toglie che non mi dia alcun fastidio essere un sex symbol, pur non sentendomi tale. Per questo ho spesso cercato nella cinematografia europea una strada diversa per esprimere la mia sensualità. Ma essere una fantasia di qualcuno non è spiacevole. Lo è, eventualmente, esserne coinvolta. In ogni caso non mi pesa, per esempio, essere ricordata soprattutto per Il portiere di notte. Credo che essere amata anche solo per un ruolo sia la cosa più bella che possa accadere ad un attore. Intervista di Boris Sollazzo LIBERAZIONE 20/09/2005 |
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