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Prima che il gallo canti |
Berlusconi
è con le spalle al muro, il paese allo sfascio. Tre anni e
mezzo di governo e il Cavaliere plastificato, imbustato nel suo
funebre doppiopetto, poggia un piede sulla preda ferita a morte.
Anzi, con aria ancora minacciosa, siede sulle macerie fumanti
dell'Italia. Chi raccomandava di non demonizzare
l'avversario ora dovrebbe fare mea culpa: una politica di
indulgenza verso l'Exterminator della Repubblica italiana ha
portato a questi risultati. E anche chi ammoniva a non tirare
Ciampi per la giacca. La giacca di Ciampi non fu mai tirata, ed è
senza una piega. E' la Costituzione che è tutta
accartocciata. Se la Repubblica italiana non è ancora
definitivamente defunta lo si deve solo alla Corte Costituzionale
che ha respinto il cosiddetto lodo Schifani modellato
su un'idea di Maccanico. Lodo che a suo tempo salvò
Berlusconi in extremis mandandolo a far fare bella figura
all'Italia in Europa e che Ciampi firmò con
inesorabile prontezza nonostante che nel gruppetto dei cinque
cittadini al di sopra della legge ci fosse anche la sua persona.
E' penoso ricordarlo, ma è quanto è successo in
Italia durante il berlusconismo, e qui non è questione di
tirare la giacca a nessuno, ma semplicemente di riferire fatti di
cronaca politica che la storia, si spera, registrerà. Ora
che Berlusconi è allo sbando, abbandonato anche dai suoi
più fidi alleati - ad eccezione dell'onorevole Pera, che è
un politico di Forza Italia travestito da presidente del senato -
la sinistra chiede le sue dimissioni. Un pleonasmo: Berlusconi
non le darà mai. Basterebbe una spallata e questo
miserando castello di cartapesta crollerebbe. Ma c'è da
dubitarne. Nei momenti più drammatici della sua esistenza
Berlusconi ha sempre trovato una mano tesa, non dai suoi attuali
alleati (si ricordi cosa ne dicevano Bossi, Fini, lo stesso Pera)
ma dalle sinistre o dalle Centrosinistre. Nei momenti più
drammatici della sua esistenza Berlusconi ha sempre usato due
telegrafi speciali per lanciare i suoi messaggi evitando sempre
il parlamento da lui considerato indegno: Porta a Porta
e il Foglio della sua gentile signora. Una volta
utilizzato il primo telegrafo per siglare il fatidico contratto
con gli italiani, ora Berlusconi si rivolge al secondo per
aggiungere una postilla diretta non si sa a chi.
Antonio Tabucchi IL MANIFESTO 25/11/2004 |
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