Dialogo
semiserio Hai visto, Fassino ha recuperato Craxi? Che male c'è
ha modernizzato l'Italia. E anche Berlusconi tutto sommato. Anche
lui ha un passato di sinistra
Senti un po', secondo te
è meglio un ladro di sinistra o un ladro di destra?
Che discorsi. Un ladro è
un ladro, non c'è differenza.
Faccio meglio la
domanda. È meglio un corrotto di sinistra o un corrotto di
destra?
Che discorsi. Un corrotto è un
corrotto, cosa vuoi che importi se è di sinistra o di
destra.
Lo sapevo, sei un qualunquista. Il solito
qualunquista.
Non ti seguo.
Te lo spiego. È
che tu non sei mai al corrente: l'onorevole Fassino ha detto che
Craxi è un pezzo di storia della sinistra, fa parte della
famiglia della sinistra. Vedi, il furto o la corruzione, ammesso
che la legge italiana sia di piena fiducia, sul piano politico
sono assolutamente ininfluenti, sono fatti secondari.
L'importante è che Craxi è un pezzo della nostra
famiglia, e non si butta via così un pezzo della nostra
famiglia, capisci? Prendi Mussolini, per esempio. Ti
pare giusto che la sinistra lo abbia buttato via in blocco,
quando fino a un certo punto è stato un bravo socialista?
Anche lui fa parte della famiglia, bisogna recuperarne un bel
pezzo. E poi non c'è dubbio che l'Italia l'ha
modernizzata.
Scusa, ma in una famiglia onesta se c'è
uno che ruba non è che il capofamiglia dice: ah, che
carino, teniamocelo stretto, è uno di famiglia. Dice:
ragazzo mio, questa è una famiglia onesta, qui per te non
c'è posto.
Questo lo facevano le famiglie
all'antica. Cose sorpassate. Infatti, ha detto Fassino, Craxi
modernizzò la sinistra, capisci? Ebbe questo grande
merito: modernizzare una famiglia severa, gretta, attaccata a
valori arcaici. Una grande intuizione.
Scusa, ma Craxi
è stato il protettore di Berlusconi, lo ha creato lui, gli
ha fatto le leggi sulla televisione su misura. Il Berlusconi, il
suo fratello, il Pillitteri, il De Michelis e quant'altri.
Sono
il prodotto della modernizzazione della sinistra, caro mio. E
Fassino con grande fiuto politico ha capito che c'è
bisogno di modernizzare anche il suo partito come seppe fare
Craxi. È una strategia per il futuro, se vinciamo le
elezioni. Sai cosa diceva Rimbaud?
E chi era?
Te
lo dico dopo. Diceva: Il faut être absolument
moderne.
Non ho capito nulla.
Perché
lo diceva in straniero. Vuol dire: bisogna essere assolutamente
moderni. Rimbaud era un grande poeta francese. Poi si stancò
di scrivere poesie, che rendevano poco, e andò a fare il
mercante d'armi in Abissinia.
Un vero precursore.
Un
vero precursore. Craxi aveva afferrato il concetto della
modernizzazione e lo aveva applicato alla sinistra. Poveretto, ha
passato dei guai, tutti i pionieri sono osteggiati. La loro
grandezza si capisce dopo. La Storia prima o poi fa giustizia.
Sai, la giustizia terrena è affidata agli uomini, ma la
giustizia della Storia è un'altra cosa, è guidata
dagli ideali.
E la corruzione è un'ideale della
Storia?
Se la corruzione serve a modernizzare il Paese,
sì, caro mio.
Allora questo Paese mi pare più
che modernizzato.
A destra. Forse è modernizzato
a destra. Ma la sinistra ha avuto una panne. Non ti sei accorto
che in questi ultimi anni la sinistra non ha un'identità,
che si è smarrita? E sai perché?
Perché?
Perché
ha subito un alt. Uno stop. Si è come bloccata. Craxi la
stava modernizzando, le stava imprimendo una velocità
straordinaria. Una velocità con il Caf. Poi ti arrivano i
giudici di Tangentopoli che mettono i bastoni tra le ruote.
Fermano la modernizzazione. Rancorosi, perché di destra,
capisci? Ce l'avevano con uno statista della sinistra. E così
la modernizzazione passa in mano alla destra che zac, ci supera,
ci sorpassa, vince le elezioni e ci fa marameo.
Giudici
di destra? Ma se Berlusconi dice che erano toghe rosse!
Senti,
è appurato che erano tutti dei moderati, dei conservatori.
Qualcuno si era scoperto, era perfino iscritto a un sindacato di
destra. Berlusconi lo ha fatto per disorientarli, per non far
capire che lui è un vero uomo di sinistra.
Dici
davvero?
Ragiona un po': Craxi era un grande uomo della
sinistra, un pezzo importante della nostra storia. Berlusconi
anche se non ci avevi mai pensato, è una creatura di
Craxi, un suo continuatore. Dunque è di sinistra. Ora
Fassino ha capito che Berlusconi è una sinistra
modernizzata che per vincere si è travestita da destra. E
ha capito che è questa sinistra mascherata che noi
dobbiamo battere. E per farlo dobbiamo modernizzarci come hanno
saputo fare loro, mi spiego? Per questo sta valorizzando
Craxi.
Arriva in ritardo. Lo avevano già
valorizzato Casini e Pera. Sono andati a portargli violette del
pensiero sulla tomba in Tunisia. E anche la signora La Rosa, l'ha
capito, quella che in televisione ci ha un salottino con la
fotografia di Craxi sul tavolino spiritico. E anche il De
Michelis, che ha rifatto il partito di Craxi.
Quale De
Michelis? Il De Michelis o il De Michelis fratello del De
Michelis?
Se sono fratelli mi riferivo ovviamente al
fratello di De Michelis, senza offesa per suo fratello. Per
questo Fassino non vuole che Craxi sia tutto del De Michelis. Lo
vuole anche un po' per sé. Cioè per tutti noi di
sinistra, lo fa per onestà intellettuale.
Sarà,
ma a me non mi convince. Io stavolta non li voto.
E
allora voti Berlusconi?
Non voto nessuno. Così
li mando a casa tutti. Restano tutti disoccupati, questi un
mestiere serio non ce l'hanno. Per me si possono modernizzare con
i soldi loro. Io pago le tasse, con i miei soldi non si
modernizzano più.
E se vince Berlusconi?
Viene
del craxismo, sempre di sinistra è.
Lo dicevo,
sei un qualunquista.
Niente affatto. Ti ricordi cosa
consigliò Craxi agli italiani il giorno del referendum
sulla scala mobile? Di andare al mare. Io per le elezioni seguo
il consiglio di Craxi. Sono sicuro che a sinistra si apprezzerà
una posizione di sinistra.
Senti, ma secondo te questo
colloquio ce lo pubblicano non dico sul giornale fondato da
Antonio Gramsci, che a noi non interessa perché appartiene
alla vecchia famiglia, ma quello della nuova famiglia, quello
riformatore, diretto da un uomo nuovo che indica nuove vie?
Ma
è un giornale di grande diffusione? Secondo te ce lo
pubblica?
Ma vuoi scherzare? Certo che sì, è
un giornale che stampa un centinaio di copie, ma per i dirigenti
che contano. E quel direttore è un grande filosofo della
nuova sinistra, se lo contendono tutte le università
europee. Certo che lo pubblica. Non penserai mica che su un
giornale della nuova sinistra si censura un dibattito sulla
sinistra? Cosa credi, di essere alla Rai?
Antonio Tabucchi
L'UNITA' 13/02/2005
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