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FRANCIS TESSA


Francis Tessa

Antologia poetica

intervista

opere







FRANCIS TESSA
Nato il 17 ottobre del 1935 alle Casette di Rossano Veneto, Francis Tessa, al secolo Francesco Tessarolo, ha vissuto un'infanzia poverissima, mitigata dalla presenza degli abitanti di questo quartiere, i quali, pur nella miseria estrema, che li costringeva ad avere come pensiero fisso e costante quello del cibo da trovare ogni giorno per sfamare i figli, erano persone dignitose, capaci di gesti di grande solidarietà, che affrontavano la vita con coraggio e spesso con un'ironia contro la quale si sgretolava anche il trionfalismo del regime fascista.
All'età di 17 anni, conclusi gli studi nel Seminario di Vicenza, raggiunge la famiglia, padre, madre e tre fratelli più piccoli, che, come molti Veneti, spinti dalla fame, avviliti dalla vana ricerca di un lavoro nella propria terra, nel dopoguerra si erano trasferiti in Belgio, a seguito dell'accordo stipulato tra i due governi secondo il quale l’Italia avrebbe fornito mano d'opera a basso costo da poter impiegare nelle miniere Belghe, in cambio del carbone, necessario per la Ricostruzione.
Malgrado tutto, Francesco si è ben integrato in Belgio, tanto che quella terra è diventata la sua seconda patria e il francese la lingua con cui abitualmente scrive.
Oggi, poeta apprezzato e pluripremiato, editore affermato, dirige la Maison de la poésie d'Amay, che ha fondato assieme al poeta Chenot nel 1964, e la casa editrice L' arbre à paroles.


Nel 1996 ha pubblicato il suo primo romanzo, Les enfants Polenta, che sarà presto edito in italiano col nome I ragazzi Polenta.
In questo libro Tessa, ritorna agli anni della sua infanzia alla ricerca dei suoi personali luoghi dell'anima e quindi di un concetto di Patria, che vada oltre a quello di puro luogo geografico. Il risultato è un grande affresco del mondo delle Casette, da cui emergono ritratti splendidi e indimenticabili.

LES ENFANTS POLENTA – I RAGAZZI POLENTA

romanzo autobiografico

Una nazione non ha voce. E' un grosso verme cieco.
Alla ricerca di cosa?
Del suo destino, forse. Una nazione non ha onore

Carl Gustav Jung



Les enfants polenta è un libro di memoria, e di memoria storica, una auto-confessione, un omaggio alle sue radici, una fiera affermazione della propria identità.” [...] E' un giro di boa, una parentesi che si apre dal presente dello scrittore sul suo passato e termina con la realtà del presente, quando il passato è ormai passato [...]
Tessa, che scrive il suo libro da 'tout la haut dans la pluie', guarda con nostalgia e tenerezza gli anni trascorsi nel giardino dell'infanzia.
Scrivere un libro sul passato, sull'infanzia in particolare è come riviverla attraverso un sogno, con la consapevolezza che ci si sveglia nel presente.

Maddalena Vacana, tesi di laurea, pag 70


Il ritorno ai luoghi del cuore è un tema costante nella sua opera poetica ed emerge prepotente anche nella Demeure du deuil - la Dimora del lutto, scritto in francese e in italiano, in cui il Poeta, ormai prossimo all'età in cui suo padre se ne andò dal mondo, torna alla casa del lutto e del ricordo.

LA DEMEURE DU DEUIL - LA DIMORA DEL LUTTO

poema in prosa


Le porte cigolano nelle case dei morti, nessuna si apre senza una paura sparsa o la speranza che nel vano
qualcuno appaia, che vi riconoscerebbe, malgrado il velo teso alla finestra che dice la bianchezza del lutto


Les portes grincent dans les maisons des morts, aucune ne s'ouvre sans la crainte diffuse ou l'espoir que dans une embrasure quelqu'un apparaisse, qui vous reconnaîtrait malgré le drap tendu à la fenêtre qui raconte la blancheur du deuil


sta in Demeure du deuil - Dimora del lutto, pagg 126-127

In questi giorni in Italia per un convegno sulla Letteratura dell’Emigrazione, ha accettato di venire a Rossano per incontrare prima i ragazzi delle seconde B e C dell’Istituto Comprensivo Rodari, che stanno effettuando un percorso di studio sulla poesia della memoria, che lo vede protagonista e poi i compaesani. (vedi)
Elvi Morchi


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