|Prerequisiti
e Descrizione sintetica|Mete
formative|fasi
di lavoro|Formazione
dei gruppi|
Il libro|
|Materiale
gruppi doc. eterogenei|Materiale
gruppi doc. archivio
|LA
VERA STORIA DI WALERJAN WRÖBEL|
Christoph
U. Schminck-Gustavus
Mal di
casa. Un ragazzo davanti ai giudici
Bollati
Boringhieri, Torino, 1994
Genere:
Saggi sulla deportazione
Note: con "Un ricordo"
di Nuto Revelli. Traduzione di Francesca Lari
Walerjan
Wröbel è uno degli oltre due milioni di polacchi
deportati nel Reich come forza lavoro.
A sedici anni accetta di
lasciare la Polonia per andare a lavorare in una fattoria vicino a
Brema, come bracciante agricolo: vuole cercare di aiutare la famiglia
che sta soffrendo la fame sotto l'occupazione nazista.
Ma è
appena un ragazzo e mal sopporta di vivere lontano da casa.
Dopo
pochi giorni tenta di fuggire. Riacciuffato e ricondotto dai suoi
datori di lavoro, il 29 Aprile 1941 tenta di dare fuoco al fienile
sperando di essere rispedito a casa per punizione.
Invece viene
considerato un sabotatore della volontà
di resistenza del popolo tedesco e viene giustiziato, anche se
è minorenne, anche se i danni sono limitati, anche se ha
aiutato a spegnere l'incendio, perché è Polacco.
Il
30 dicembre '41 è infatti promulgata una legge speciale di
guerra, che prevede la pena di morte per qualsiasi delitto compiuto
da ex polacchi (la cosiddetta Polenstrafrechtsverordnung) e questa
legge viene applicata nel processo, retroattivamente, senza che
nessuno si opponga a ciò.
I magistrati del processo
Wröbel hanno continuato la loro
carriera giuridica nella Germania del dopoguerra e si sono rifiutati
di incontrare l'autore di questo libro.