Adesso per
le strade la gente non mi riconosce più dice Renéee
Zellweger, l'attrice texana che dà vita, per la seconda
volta, all'inglesissima, imbranatissima e grassottella Bridget
Jones. Il personaggio, creato dal romanzo di successo della
scrittrice Helen Fielding ritorna sullo schermo, come succede
ogni qualvolta il pubblico decreta un successo cinematografico,
il Che pasticcio, Bridget Jones, nei cinema americani a
metà novembre e in quelli italiani a metà gennaio.
Mora,
magrolina e vestita di nero, Renéee Zellweger si presenta
per l'intervista con le sembianze di un'amante sexi in un film
d'azione. Nulla in lei ricorda la buffa, simpatica, rotonda
Bridget che il pubblico conosce e ama dal 2001, quando il suo
Diario incassò 280 milioni di dollari al
botteghino. Eppure solo pochi mesi fa Renée era proprio
così, bionda, maldestra e grassoccia come Bridget e come i
produttori del film hanno voluto che fosse sottoponendola a una
dieta ipercalorica da maialino all'ingrasso.
Cosa
c'è in questo film che mancava nella prima pellicola sulla
vita di Bridget Jones?
Il
fidanzato di Bridget, ciò che lei desiderava da sempre e
per cui si è cacciata così spesso nei guai nel
primo film. Adesso è felicemente fidanzata con un bravo
ragazzo, Mark Dracy, interpretato da Colin Firth.
Sarà allora la storia di
un grande amore?
No, sarà un gran
pasticcio. Lei è innamorata, ma si chiama pur sempre
Bridget Jones. Solo per pochi secondi dall'inizio del film ci
appare come una persona equilibrata. Poi insicurezze, gelosie e
tentazioni la divoreranno, come sempre. Tutto il film ruota
attorno ai suoi tentativi di porre rimedio ai disastri che
provoca lei stessa. E' onesta, ingenua, ironica e ottimista, ma
sembra essere priva di angelo custode.
Proprio non ci sarà
nessuno ad aiutarla?
Il suo fidanzato saprà
apparire al momento opportuno. Senza di lui però, Bridget
finisce in Thailandia insieme al suo egocentrico ex boss Daniel
Cleaver. E' Hugh Grant a interpretare la parte e, potete
immaginare, Bridget non potrà fare altro che cadere tra le
sue braccia. Distrattamente manderà giù un fungo
allucinogeno e si farà fare fessa da un altro
intraprendente ragazzo a causa del quale finirà in
prigione. Ma Mark Darcy (il cui cognome è un omaggio
dell'autrice al protagonista di uno dei romanzi più amati
dal pubblico femminile, il Mr. Dracy di Orgoglio e Pregiudizio
di Jane Austen) è dietro l'angolo e la riporterà a
casa.
Nel film la vediamo anche
rotolare giù per le Alpi austriache a gran velocità.
E' stata utilizzata una controfigura?
No, ero io. La controfigura
l'abbiamo utilizzata solo nella sequenza iniziale quando mi
lancio col paracadute, ma sulle piste da sci quella sono io. La
regista, Beeban Kidron, mi ha chiesto se me la sentivo perché
a suo parere nessuna controfigura sarebbe riuscita a simulare il
mio modo di muovermi e la mia goffaggine. L'ho preso come un
complimento e ho accettato.
Perché questo
personaggio le è così caro?
Innanzi tutto perché è
stato un ruolo fondamentale per la mia carriera. Ma non pensate
che abbia accettato subito la parte, prima ho voluto verificare
che le sorti di Bridget Jones in questo secondo film fossero
all'altezza delle mie aspettative, e di quelle del pubblico.
Rispetto il personaggio ed è per questo che ho messo su i
chili necessari. Il suo carattere e le sue insicurezze sono
legate alle caratteristiche del suo corpo rotondetto e gran parte
del suo successo deriva proprio dalle sue imperfezioni. Sono
un'attrice ed è mio dovere fare il possibile per rendere
credibile un personaggio. E se ora sono magra e mora è
perché questo richiede il mio prossimo ruolo nel film
Cinderella Man.
Come è riuscita a
cambiare aspetto così velocemente?
Me lo chiedono tutti. Ma la
risposta è semplice: per ingrassare ho mangiato molto e
per dimagrire ho smesso di farlo. Non è stata la parte più
divertente del lavoro, ma era necessario. Ora che sono tornata
magra e che mi sono tinta i capelli scuri, per strada nessuno
riesce a riconoscermi. Non è male entrare e uscire dai
negozi senza essere assaliti dai fans e così mi diverto ad
andare in giro per le strade senza che nessuno si accorga di chi
sono.
E quando se ne accorgono
quel è la loro reazione?
Basterà raccontarvi cosa
mi capita negli aereoporti per farvi capire. Appena mi
riconoscono mi fermano e mi fanno aprire le valigie davanti a
tutti. Gli uomini della sicurezza lo fanno apposta, possono
farlo, è il loro mestiere e fra i loro poteri...ed allora
mi fanno aprire il bagaglio e rovistano. Lo fanno proprio
apposta, so benissimo cosa cercano.
Che cosa?
Le mutande di Bridget Jones.
Intervista di Francesca Gentile
L'UNITA' 03/11/2004
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